Sito Letterario & Laboratorio di Scrittura Creativa di Monia Di Biagio.
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"Scritturalia" è la terra delle parole in movimento, il luogo degli animi cantori che hanno voglia di dire: qui potremo scrivere, esprimerci e divulgare i nostri pensieri! Oh, Visitatore di passaggio, se sin qui sei giunto, iscriviti ora, Carpe Diem!
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franco123
Sesso: Età: 86 Registrato: 18/10/05 18:59 Messaggi: 42
Località: Lucca Interessi: scrivere, sognare Impiego: marinaio in pensione
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19)- La fine.
“E’ si”, pensava Franco meditabondo, “e pensare che da una religione come questa, a quel tempo assai rara e per giunta tramandata a voce da gente ignorante, analfabeta, malandata, stracciata, logora e affamata, ma viva e vitale, è scaturita la Fede più giusta, sublime, altruista, libertaria che esiste e tutte le civiltà moderne, anche senza ammetterlo, vi hanno attinto”.
Nel frattempo, la colonna si era fatta sottile come una riga.
Serpeggiava, ma ormai, non se ne distinguevano più i singoli elementi ma solo se ne poteva captare il coro, la melodia.
Era un misto di voci, pifferi e tamburi ed ad ascoltarlo, con il gusto di oggi, sarebbe suonato stridente.
Cacofonico.
Strano.
Molto strano.
“Stanno cantando”, pensò, “beati loro!”.
E guardando bene, per la prima volta, notò che sopra il carro di testa aleggiava una nuvola, una bianca colonna di vapori, affusolata, alta, a forma di castello (cumulus castellatus, come si direbbe oggi con riferimento alla tipologia di nubi del bel tempo), che sovrastava tutta la carovana (nel senso che era alta quanto era lunga la carovana!).
“Si vede la nube dell’Arca, l’Arca dell’Alleanza!”, gridò tutto eccitato Franco, “quella che precedeva il popolo quando si spostava o scendeva in guerra”.
“Ma allora è vero, è esistita davvero” e ristette a guardare.
Ma ormai era sera e non si vedeva quasi più niente e poi cominciava ad essere stanco e poi quel caldo, così si scosse e riprese a camminare a passo svelto.
Voleva raggiungere in fretta la cornice che si vedeva sporgere da dietro le rocce.
“Questa volta vado subito a farmi una bella doccia fredda”, mormorò mentre si buttata senza ritegno giù per il tubo. _________________ Nel disperato bisogno di espandere la sua poersonalità, Franco Masini scrive per condividere i suoi ricordi, i sogni, le speranze con altri che non siano solo banali ripetitori di luighi comuni....! |
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